Come Pescare con le Bacche e la Frutta

Molti si potranno meravigliare di un simile titolo, eppure chi da anni pesca sui fiumi e laghi nella bella stagione sa bene, per esperienza diretta o perché gli è stato insegnato, che le bacche, i frutti di bosco e la frutta in genere sono esche eccezionali nei confronti di alcuni pesci, ad una condizione: devono crescere nel luogo in cui si pesca.

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Se sei un appassionato pescatore di torrenti e fiumi, saprai bene che tra maggio e agosto maturano numerose bacche e alcuni frutti tipici sulle sponde dei corsi d’acqua. Come prima cosa recati sul luogo in cui vuoi pescare e cerca di capire se nei dintorni vi sono piante di: sambuco, ribes, mirtilli, more, lamponi, amarene, ciliegie, susine… e altre che danno frutti similari. Se non ne trovi, è inutile che provi a usare queste esche: i pesci non sono abituati e le rifiuteranno. Se invece noti la presenza di una o più piante tra quelle citate, puoi fare quanto segue.

RACCOGLI, PESTA E CONSERVA

Se le piante crescono sulla riva, è probabile che le bacche o la frutta cadranno in acqua, pertanto i pesci saranno già pasturati per natura! Allora prendi un sacchetto e cerca di portare a casa quante più bacche o frutta riesci, anche da piante che non crescono lungo la riva. Fai questo nei giorni in cui avviene la prima maturazione. Una metà delle bacche o dei frutti puoi metterla in una scodella e pestare o tritare a volontà, aggiungendo un po’ di pastura sfarinata. L’altra metà conservala integra.

QUANDO VAI A PESCA NEI GIORNI SUCCESSIVI

Non hai bisogno di preparare i pesci perché saranno già abituati per natura, allora prima di iniziare a pescare, basta che lanci in acqua una piccola quantità di sfarinato misto al succo delle bacche. Anche una pastura non agglutinata va bene. Come esca usa direttamente le bacche: una mezza susina, ciliegia o amarena innescate su un amo del 12, oppure 2-3 palline di sambuco, mora, mirtillo, lampone o ribes su un amo del 14-16 dal gambo leggermente allungato. Puoi provare anche con un acino solo su un amo del 18. Se ci sono in giro Barbi, Cavedani, Savette, Pighi, Triotti e Scardole il successo è assicurato. Con un poco di fortuna potresti richiamare anche Carpe, Carassi e Tinche. In casi eccezionali ho visto io stesso le trote fario avventarsi sulle bacche, ma sono situazioni limite che avvengono solo se i pesci sono nel loro ambiente originario.