In montagna, il clima più mite con inverni gelidi ed estati fresche, insieme alla quota, rendono le attività agricole più difficili e con la possibilità di coltivare poche varietà ortofrutticole.Al di sopra di certe quote, che variano a seconda che ci si trovi nelle Alpi o negli Appennini, sono necessari alcuni accorgimenti per ottenere un buon raccolto. Il problema principale è dato dalle temperature e dalla notevole escursione termica tra giorno e notte, tipici della montagna, che non permettono quelle condizioni di stabilità della temperatura e di calore richiesti da alcune culture come peperoni, pomodori, melanzana, ecc. Inoltre è impossibile ottenere un raccolto invernale in serra, in quanto le temperature esterne non permettono di garantire il minimo termico per lo sviluppo dei vegetali.
Nelle zone alpine la semina avviene da fine aprile a fine maggio a seconda della quota, ed inizialmente è consigliabile proteggere con telo o tunnel le coltivazioni. Gli ortaggi più adatti al clima fresco sono
Insalate: cicorie e indivie sono ortaggi rustici che crescono bene in clima fresco e con qualsiasi tipo di terreno; le lattughe sono precoci e seminate a primavera permettono di essere raccolte presto
Sedano e sedano rapa: in clima fresco il sedano mantiene la costa più tenera e croccante in particolare se tiene coperta di terra la parte bassa della costa. Il sedano rapa cresce anche nei climi più rigidi in terreni organicamente ricchi.
Carota: si adatta facilmente a qualsiasi clima e richiede un terreno morbido e ricco di sostanza organica
Patata: si adatta al clima fresco ed alla cultura in quota, la patata si semina a fine primavera e si raccoglie a inizio autunno.
Cavoli: cavolo cappuccio (o crauto) e cavolo verza hanno un ciclo biennale e amano i climi freddi, crescono bene in terreni freschi e ben lavorati.
Porro: tollera bene il freddo resistendo anche al gelo e predilige un terreno fresco e ricco di sostanza organica.
Fagioli e fagiolini: sono gli ortaggi più facili da coltivare che garantiscono sempre un abbondante raccolto e non hanno particolari esigenze.
Zucchina e Zucche: sono piante rustiche che richiedono un terreno ben concimato in zona soleggiata
Pomodoro: richiede più attenzione, serve un ottima esposizione a sud in zona riparata, predisponendo un traliccio per coprirli facilmente in caso di freddo improvviso o abbondanti piogge
In montagna è fondamentale sfruttare al massimo i pochi mesi miti, posticipando la semina il più possibile in quanto non è raro che si verifichi una gelata ad inizio maggio che potrebbe vanificare il raccolto, costringendo alla risemina. È consigliabile scegliere varietà precoci e a ciclo breve che garantiscono un raccolto anticipato di 20 giorni rispetto alle varietà normali. L’orto in montagna deve avere una buona esposizione a sud per sfruttare al massimo il riscaldamento prodotto dal sole. Per prevenire i danni da violenti temporali (frequenti in montagna), è bene allestire un traliccio sulle celle dell’orto per poterle tempestivamente coprire in caso di necessità, ed anche nelle sere di fine estate in cui la temperatura scende bruscamente. L’orto in montagna ha un’antica tradizione, ma il tipo di culture negli anni è cambiato a causa delle differenti esigenze alimentari.