Per praticare la pesca con la nassa è opportuno posizionarla nelle zone marine a ridosso di porti o dighe esterne per insidiare le specie di pesci autoctone e tipiche di queste zone. Essa è idonea a catturare qualsiasi abitante di questi fondali, come pesci, crostacei, cefalopodi, ecc. Basta innescarla posizionando all’interno della sua camera, esche giuste adatte al fondale scelto.
Se sei appassionato di pesca di posizione con trappole per i pesci, allora la nassa è lo strumento ideale per soddisfare la tua voglia di pesca certamente proficua. La nassa di medie dimensioni con la rete a maglie strette dopo averla posizionata e ancorata ad una boa o natante. Controllarle ogni giorno, per evitare che i pesci vengono mangiati da eventuali granchi che si introducono nella nassa.
Nel posizionare la nassa o le nasse di nuova fattura, devi sapere che esiste un piccolo trucco che usano i professionisti di questo tipo di pesca. Essi le lasciano a mollo per una settimana senza esca, ma affondate con dei pesi all’interno o sassi, per lasciare che il mare faccia crescere sopra di esse le alghe, per meglio mimetizzarle e renderle più adatte all’habitat naturale delle prede da catturare.
La struttura della nassa è notoriamente in ferro zincato di forma circolare alle due estremità, rivestita di una rete a maglie strette, anche per i gamberetti. La bocca di entrata fatta a imbuto con la stessa rete di rivestimento, che si restringe a metà nassa, permettendo al pesce di entrare per mangiare i’esca, ma poi gli impedisce di uscire. Il controllo giornaliero va eseguito proprio per evitare che le prede entrate si divorino tra di loro e anche per liberare gli esemplari troppo piccoli.