Andare a correre rappresenta l’allenamento preferito da parte di dilettanti, professionisti dell running, atleti e da tutti coloro che si preoccupano della tanto temuta “prova costume”. Chiunque e ovunque. Tuttavia questo sport che ai nostri occhi sembra così sano, se non viene praticato correttamente, può diventare un vero e proprio flagello per i nostri muscoli e per le nostre articolazioni, e non importa che sia una parte fondamentale o secondaria del nostro allenamento.
La prima cosa a cui prestare attenzione è quindi il riscaldamento e, visti i rischi, vale davvero la pena dedicargli qualche minuto in più prima di cominciare a dare il massimo. Ma qual’è la miglior postura per la corsa?
Prima di tutto bisogna mantenere la schiena dritta, in una posizione comoda, non forzata. Se lo stiamo facendo correttamente, noteremo che la regione addominale diventa leggermente più tesa. Infatti, anche gli addominali si eserciteranno durante la corsa ed i risultati che otterremo in questa parte del corpo dipenderanno in gran parte proprio dall’aver saputo assumere una giusta postura.
In questa posizione, inoltre, noteremo che anche il bacino segue la verticalità della colonna vertebrale, i fianchi ondeggiano a destra e a sinistra in maniera ritmica, accompagnando il movimento delle gambe nella corsa.
La forza di ogni passo e di tutto il nostro peso ricade sui piedi, ragion per cui dobbiamo cercare di non appesantire soltanto il tallone ma di distribuire l’intero impatto in modo uniforme e naturale su tutta la parte di appoggio della pianta. Per questo è così importante comprare delle scarpe da corsa adatte ad ogni tipo di andatura. Allo stesso modo, dovremmo provare a far sì che la posizione dei piedi sia un prolungamento della linea verticale del corpo, evitando di assumere quindi posizioni troppo in avanti o troppo indietro, che danneggerebbero irrimediabilmente le nostre prestazioni.
Le braccia vanno piegate a formare un angolo di 90 gradi, con le mani semi chiuse, ma senza stringere i pugni. Il movimento delle braccia è generato dalle spalle; deve essere fluido e sempre parallelo alla direzione di avanzamento.
Testa alta e sguardo sempre in avanti, a circa 5 o 10 metri di distanza, sono gli ultimi consigli rimasti per favorire il nostro rendimento e migliorare sia in resistenza che in velocità durante la corsa.