Non so da voi, ma qui a Roma sono due giorni che ci spaventano con l’allerta meteo per neve e gelate, e sono due giorni che quindi mi vesto pesante nemmeno stessi andando a scalare il monte Everest. La mattina mi sveglio nel tepore della mia casuccia con la fobia del freddo che di lì a breve troverò fuori la porta. Così appena mi alzo dal letto infilio le pantofole, che più che pantofole sono le babbusce che pure mia nonna ha scartato per quanto sono brutte, e corro in bagno ad accendere lo scaldotto (dicesi scaldotto il termoventilatore pagato 9,90 euro che fa talmente tanto rumore che da quando l’ho piazzato in bagno, i vicini sono venuti a ringraziarmi perchè non devono più ricordarsi di mettere la sveglia!).
Ora, casa mia ricordo a tutti che ha una profondità di circa 5 metri e una larghezza poco più grande, è circondata da tutti gli altri appartamenti ai quali in pratica prendo involontariamente in prestito il calore dei loro tesmosifoni attaccati alle pareti a me confinanti ed è situata tipo bunker nel piano terra della palazzina. Secondo voi, quanto freddo mai potrò sentire io dentro casa? Roba che quando torno la sera e apro la porta ho la stessa sensazione di quando sono scesa dall’aereo a Sharm El Sheik! Ma c’e’ allerta gelate e nevicate e grandinate: posso rischiare di uscire di casa già raffreddata e senza le dovute precauzioni antivento e freddo? E così ieri ho pensato bene di infilarmi sopra la camicia un maglioncino di lana abbastanza lugno da infilarsi dentro le mutande affinchè non tenessi i reni scoperti e sopra un altro maglioncino, un pò più carino, con l’obiettivo di nascondere lo scempio anti-stupro che avevo creato con lo strato di sotto. Ma ieri, a parte la pioggia, non ha fatto così freddo, cosicchè stamattina ho pensato che magari il meteo avesse sbagliato le previsioni di un giorno. Quindi, non potendo rimettere i stessi vestiti data la sudata bestiale che mi sono fatta a lavoro, nemmeno fossi stata tutto il giorno dentro la sauna, oggi ho ben pensato di riaccendere il termoventilatore in bagno (scambiandomi il buongiorno con i vicini!) e di rimbacuccarmi ben bene per prepararmi al tempo da neve che avrei trovato fuori. Mutande, dentro le mutande la canottierina della salute, sopra la conottierina le calze, anzi la calzamaglia, sopra la calzamaglia una maglietta a collo alto, ancora più sopra il maglioncino di lana fina con scollo a V, sul quale ho pensato ci si sposasse ala perfezione anche un giacchino lungo aperto con bottoncini perlati. Jeans per siggillare il tutto, che altrimenti mi scopro il pancino. Cappotto che in genere uso per andare a vedere le partite in notturna, ma non quelle in casa, quelle in trasferta a Torimo o Milano a Febbraio, sciarpone, guanti e cappelo! Olè! Eccomi qui pronta a tuffarmi nelle strade innevate della Capitale. Peccato però che le strade erano solo bagnate dalla pioggia e si sa che quando piove le temperature si alzano. Ma allora quando nevicherà? E che posso conitnuare a vestirmi da uomo delle nevi e dover poi soffrire il caldo tutto il giorno? Ideona! Ho trovato la soluzione a tutti i miei problemi di vestiario, problemi che chi mi conosce sa bene che già nella normalità ne ho abbastanza accostando tra loro colori disparati, figuriamoci quando devo abbinare più pezzi e accessori!
La soluzione sta nella cipolla. Come ho fatto a non pensarci prima. Mi devo vestire a cipolla! Così da domani avrò con me dietro tutti pezzi di guardaroba che possono infilarsi l’uno dentro l’altro a seconda della temperatura. Vestiti che vanno bene sia che faccia freddo, sia che faccia caldo. E allora questa geniale idea mi ha dato sputno per una ricetta, un piatto appunto che va bene in qualsiasi stagione perchè double face come il materasso del letto. Lana da una parte, cotone dall’altra. Freddo quando fa caldo e caldo quando fa freddo! E allora ecco la ricetta per il nostro piatto 4 stegioni: il Gateau di patate.
Ingredienti per 6 persone:
20 g. di BURRO
1 MOZZARELLA
1 o 2 pizzichi di NOCE MOSCATA
100 g di PARMIGIANO
1 kg di PATATE
150 g di PROSCIUTTO COTTO
100 g. di SCAMORZA AFFUMICATA
2 UOVA
PANGRATTATO
SALE
PEPE NERO
Preparazione:
1) per prima cosa lavare e asciugare le patate con tutta la buccia
2) in una pentola con dell’acqua salata già in ebollizione cuocere le patate per circa 20 minuti
3) fare la prova della forchetta. Quando le patate sono cotte toglierle dall’acqua, aspettare che si freddino un pochino e pelarle.
4) una volta pelate, schiacciarle bene con la forchetta finchè non si forma una bella purea fitta e liscia (c’e’ chi le passa nel passaverdure, ma è uguale, anche la fatica!)
5) aggiungere alla purea di patate le due uova, il parmigiano, la noce moscata, il pepe e il sale. Attenti al sale, che avete già messo nell’acqua di cottura delle patate e pensate che poi verrà aggiungta anche la scamorza!
6) Mescolare il tutto molto bene
7) a questo punto inziamo a tagliare a dadini la scamorza, la mozzarella e il prosciutto cotto.
C’e’ chi aggiunge addiruttura un bicchiere di latte. Io preferisco non scolare la mozzarella. Questa è a vostro gusto!
8) Aggiungere il tutto alla purea di patate e mescolare nuovamente il composto.
9) finite tutte le operazioni di arricchimento del nostro gateau, ungiamo con un pò di olio o burro la pirofila, anche il bordo.
10) versare la purea nella pirofila e livellarla. A questo punto c’è chi mette sopra, come tocco finale, qualche ricciolino di burro e il pangrattato per far fare la crosta…. questo dipende dalla vostra linea!
11) infilare la pirofila in forno e far andare a 180° per i primi 15 minuti e a 220 i restanti 10 minuti. 5 minuti di grill finali per fare la crosticina ed ecco il gateau.
Da servire dopo 10 minuti per chi lo ama caldo, almeno un’ora dopo per chi lo preferisce freddo.